MESSA ESEQUIALE PER DON ANTONIO BERTOLI

Sostenuto dalla fede anche don Antonio è andato incontro al Signore
21-08-2023

Il nostro caro don Antonio ha concluso la sua lunga vita: la sua morte, avvenuta nella sua casa come lo spegnarsi di una candela, ci richiama alla mente quanto la Bibbia dice dei Patriarchi: Il libro della Genesi a proposito della morte di Abramo dice che morì «in felice canizie, vecchio e sazio di giorni». Sostenuto dalla fede anche don Antonio è andato incontro al Signore, che ha cercato e servito per tutta la vita. Ora per lui si compie la promessa di Dio, di cui ci ha parlato la prima lettura tratta dal libro di Isaia: «[Il Signore] eliminerà la morte per sempre, il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto». Anche il nostro caro don Antonio potrà esclamare: «Ecco il nostro Dio, in lui ho sperato perché mi salvasse. Questi è il Signore in cui ho sperato».

Ho conosciuto don Antonio negli ultimi anni, quando già da tempo aveva lasciato l’incarico di Parroco e si era stabilito presso i familiari qui a Mestre. In lui ho visto un sacerdote pio e zelante: si capiva parlando con lui che era un «uomo di Dio», che anche nella sua vecchiaia continuava a coltivare un’intensa vita di preghiera. Il suo ministero si era svolto sempre in piccole parrocchie di campagna, ma questo non aveva fatto venir meno il suo zelo e la sua pietà.

Don Antonio era nato a Ca’ Tiepolo, nel Comune di Porto Tolle, il 26 febbraio 1925. Fu ordinato sacerdote a Rovigo il 3 luglio 1949. Dal 1949 al 1953 fu vicario cooperatore nella Parrocchia di Fratta Polesine. Successivamente fu nominato parroco a S. Basilio dove rimase fino al 1959, quando fu trasferito a S. Bartolomeo di Frassinelle: in questa parrocchia rimase per ben quarantasette anni, fino al 2006 quando a 81 anni rinunciò all’ufficio di parroco e venne a vivere qui a Mestre presso i familiari. Finché le forze glielo hanno consentito ha continuato ad offrire il suo servizio, soprattutto per le confessioni e la celebrazione dell’eucaristia, in questa parrocchia, dove è stato apprezzato e benvoluto.

Ringraziamo il Signore per il bene fatto da questo sacerdote, umile e nascosto. In lui vediamo compiersi le parole di Gesù: «Ti rendo lode o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli». Come don Antonio anche noi mettiamoci alla scuola di Gesù: «Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, prendete il mio giogo sopra di voi e troverete ristoro per la vostra vita, il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».