Celebriamo quest’anno la Festa della Patrona dell’Arma in un contesto di grande difficoltà a livello sociale ed economico a causa della pandemia da Covid 19, che ormai da molti mesi sconvolge la vita della nostra società e chiede anche a chi come voi è deputato al servizio della comunità e dell’ordine pubblico, un supplemento di impegno e di dedizione. Diventa pertanto ancora più attuale il riferimento alla fedeltà che è una caratteristica distintiva dell’Arma dei Carabinieri e che ritroviamo nel titolo mariano “Virgo Fidelis”, con cui la Vergine Maria è da Voi venerata come Patrona.
In questo momento così difficile e faticoso mi sembrano avere una particolare attualità e utilità le parole di Papa Pio XII nel documento con cui assegna all’Arma dei Carabinieri il Patrocinio della Vergine sotto il titolo di “Virgo Fidelis”:
«Fra di esse, emerse sempre e costantemente rifulse, come fondamento e principio, quella virtù della Fedeltà, per la quale i militari stessi, votandosi strettamente al loro Capo e alle patrie Istituzioni, preferiscono, generosi e coscienti, di anteporre al proprio bene il bene comune. E non pensiamo che, pur nei nostri tempi, sia andato perduto o dimenticato questo costume della Fedeltà; ché proprio essa, cioè la Fedeltà dei militari, anche col trascorrere degli anni e dopo gravissimi eventi, sia bellici sia civili, e dopo travolte secolari Istituzioni, è rimasta intatta e salda per il bene e per la sicurezza della Patria».
Sottolineo il legame che il Papa indica tra la fedeltà richiesta ai Carabinieri e il bene comune: «anteporre al proprio bene il bene comune» è l’espressione centrale del brano citato sopra. Proprio da questa fedeltà vengono garantiti «il bene e la sicurezza della Patria». Credo non ci sia bisogno di molte parole per evidenziare come ciò sia estremamente attuale nella condizione di pandemia che stiamo vivendo. In questi mesi abbiamo potuto toccare con mano come le nostre vite siano strettamente connesse e interdipendenti con le vite degli altri: i nostri comportamenti hanno riflessi importantissimi non solo sulla nostra vita ma anche sulla salute e sulla vita degli altri. Nessuno di noi è un’isola e nessuno può salvarsi da solo: «siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione». Purtroppo però vediamo la fatica di trasformare queste semplici e immediate constatazioni in comportamenti conseguenti e coerenti. In particolare in quest’ultimo periodo assistiamo ad un insieme di fatti che manifestano una forte conflittualità e una frammentazione che sembra disgregare quella coesione sociale di cui invece ci sarebbe tanto bisogno per affrontare e vincere le sfide che abbiamo davanti.
In questo contesto le Istituzioni pubbliche hanno una funzione fondamentale per tenere unita la società e aiutare tutti ad «anteporre al proprio bene il bene comune»: potremmo dire che le Istituzioni hanno non solo il compito di rispondere alle esigenze dei cittadini ma anche una funzione “pedagogica”, “esemplare” per coltivare e tenere vivo il senso di una comunità unita, indispensabile per superare i momenti di crisi come quello che stiamo attraversando.
Come è sempre stato nella storia dell’Arma sono convinto che anche in questo momento Voi sarete in prima fila nell’adempiere questo servizio prezioso alla società. la Vostra Patrona, la “Virgo Fidelis” Vi sia di esempio e di aiuto in questa impresa!