Il Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili è la risposta ad un obbligo preciso stabilito
da Papa Francesco con il Motu proprio «Vos estis lux mundi» del maggio 2019, recepito dalle Linee guida pubblicate dalla
Conferenza episcopale italiana nel successivo mese di giugno del 2019.
Ha lo scopo di offrire in diocesi uno spazio di ascolto, sostegno e prevenzione nelle situazioni di disagio derivante dal comportamento di presbiteri, diaconi, religiosi e operatori pastorali, per la violazione dei doveri del proprio stato e del proprio ufficio o con abuso di potere, in ambito sessuale ai danni di minori o di persone vulnerabili.
Il Servizio (costituito in Diocesi con provvedimento di mons. Vescovo del 6 luglio 2020, prot. 60/2020, cfr. il Decreto sottostante) è affidato a persone nominate dal vescovo diocesano, il cui incarico durerà per cinque anni. Tali persone vengono scelte per competenza in ambito pastorale, psicopedagogico e legale. Il Servizio è chiamato a svolgere attività di prevenzione sia attraverso iniziative di formazione rivolte ai sacerdoti ed agli operatori pastorali, sia attraverso lo studio e l’approfondimento delle questioni di carattere psicologico, pedagogico, giuridico implicate. Presterà, inoltre, aiuto alle parrocchie o ad altre realtà ecclesiali, anche attraverso dei sussidi, nell’attuazione delle indicazioni diocesane e nella definizione di buone procedure per raggiungere adeguati standard per la salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili.
Le segnalazioni possono essere inviate via posta (c/o Curia Vescovile, via G. Sichirollo 18, 45100 Rovigo) oppure anche tramite email all’indirizzo tutelaminori@diocesiadriarovigo.it
Di seguito si allega il comunicato stampa relativo all’inizio dell’attività del Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili per la Regione Ecclesiastica del Triveneto.
In allegato (si veda in calce), lo Statuto ed il Regolamento diocesani ed una pagina informativa tratta dal settimanale diocesano “la Settimana”
Il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili per la Regione Ecclesiastica del Triveneto
Nell’ottobre 2019 è stato costituito ed ha iniziato ufficialmente la sua attività il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili per la Regione Ecclesiastica del Triveneto, come previsto dalle “linee guida” emanate lo scorso 24 giugno 2019 dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Conferenza Italiana Superiori Maggiori. Il Servizio si è riunito ufficialmente per la prima volta sabato 5 ottobre 2019 per un incontro conoscitivo e di indirizzo sui suoi compiti in riferimento all’omonimo Servizio nazionale e ai costituendi Servizi diocesani (i Vescovi sono, infatti, chiamati a costituirli entro la primavera 2020).
Il neonato Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili è presieduto dal Vescovo di Adria-Rovigo mons. Pierantonio Pavanello ed è coordinato da don Gottfried Ugolini, sacerdote della Diocesi di Bolzano-Bressanone. Ne fanno, inoltre, parte i referenti diocesani dei Servizi diocesani per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, rappresentanti dei religiosi e delle religiose più alcuni operatori ed esperti in ambito pedagogico, giuridico (penale e canonico), psicologico e comunicativo.
«Questo Servizio – ha ricordato il mons. Pavanello, illustrandone le finalità – vuole ulteriormente esprimere l’attenzione della Chiesa nel difendere i piccoli e le persone più fragili. La Chiesa è chiamata oggi più che mai ad affrontare il fenomeno degli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili, una piaga che purtroppo c’è sempre stata e che coinvolge prevalentemente gli ambiti “vicini” al minore – la famiglia, la scuola, lo sport, anche la Chiesa- e che oggi trova terreno fertile anche nell’ambiente digitale. La Chiesa ha il compito di proteggere e tutelare i minori abusati e di vigilare, arginare e affrontare con chiarezza i fenomeni di abuso».
Il Servizio regionale – ha precisato il coordinatore don Gottfried Ugolini – ha prevalentemente compiti di formazione e promozione per quanti sono chiamati a operare nei Servizi diocesani. In particolare, si propone di:
- monitorare e documentare le iniziative di prevenzione e di formazione e le modalità di attuazione delle linee guida;
- accompagnare le Diocesi nella struttura dei protocolli e nelle indicazioni di buone prassi per la tutela dei minori;
- stimolare, promuovere e coordinare l’informazione degli operatori pastorali sulla tutela dei minori e prevenzione degli abusi;
- se richiesto dal Vescovo o dai superiori religiosi, accogliere le segnalazioni di abusi sessuali in ambito ecclesiale.
Durante la riunione del Servizio regionale, dopo un momento di presentazione e conoscenza tra i vari membri, il coordinatore don Ugolini e l’avvocato Giuseppe Comotti (docente di Diritto canonico ed ecclesiastico all’Università di Verona e direttore dell’Osservatorio giuridico-legislativo della Conferenza Episcopale Triveneto), hanno illustrato i compiti dei referenti diocesani e dei Servizi diocesani con i possibili ambiti di intervento e prevenzione (dalla formazione e dalla promozione di un cambiamento culturale all’ascolto delle vittime), sottolineando le due principali aree di intervento: l’ascolto e l’accompagnamento delle vittime; la tutela dei minori e delle persone vulnerabili e la prevenzione da varie forme di abuso.