Non è facile quest’anno scambiarci gli auguri di Pasqua: quanto stiamo vivendo ci rinchiude in una cappa di preoccupazione e di dolore, che sembra non lasciare spazio alla fiducia e alla speranza di un domani diverso. Eppure proprio per questo abbiamo bisogno più che gli altri anni di scambiarci l’augurio pasquale. Per i credenti questo augurio trova il suo fondamento nella vittoria di Cristo sulla morte, che apre a chi crede in Lui la possibilità di una vita nuova. Ma anche per chi non crede la Pasqua porta un annuncio di vita. Nella vicenda di Gesù di Nazareth è presente infatti un messaggio profondamente umano. In questi giorni vari pensatori hanno ricordato come l’esistenza umana ha una struttura paradossale: è la morte infatti che nasconde in sé la vita. Anche nelle esperienze più buie, infatti, possiamo trovare un lato luminoso. Lo stiamo verificando anche in questo tempo di emergenza sanitaria per l’epidemia di coronavirus: quanti aspetti positivi di bontà e di impegno sono emersi in queste ultime settimane. Possiamo allora augurarci un futuro diverso: dobbiamo essere convinti che abbiamo le risorse morali e spirituali per ripartire e costruire una società migliore, più umana e fraterna.
Colgo l’occasione degli auguri pasquali per ringraziare quanti si stanno prodigando al servizio della comunità in questo tempo difficile. Menziono al primo posto i medici e gli operatori sanitari, che sono in prima linea a combattere il contagio. Un grazie va anche a tutti coloro che hanno responsabilità amministrative: un pensiero di particolare riconoscenza vorrei riservare ai sindaci, per il prezioso servizio che stanno prestando alle nostre comunità. Un riconoscimento speciale poi a tutti i lavoratori che garantiscono i servizi essenziali, mettendo spesso a rischio la loro salute. Insieme a loro è doveroso ricordare tutti i volontari, che dedicano tempo ed energie per il bene comune, andando incontro a necessità che altrimenti rimarrebbero inevase.
A partire da questo mare di bene anche quest’anno possiamo dirci con fiducia “buona Pasqua”: anche per noi è possibile il passaggio ad una vita nuova!
+Pierantonio Pavanello – Vescovo