Don Nello Castello nasce a Solesino il 30 maggio 1924 da Giuseppe e Amabile Lotto e viene ordinato presbitero il 4 luglio 1948 (del gruppo rimane ancora don Luigi Longo).
Nell’agosto 1948 fu cooperatore a Piove di Sacco, mentre nel novembre 1949 lo fu di Lion, dove si trattenne 10 anni, in aiuto all’anziano parroco. Nel 1959 era già stata prevista la nomina di cooperatore a Caltrano, ma nel frattempo successe dell’altro. Qualche anno prima don Nello, allora trentenne, aveva conosciuto padre Pio da Pietrelcina, con il quale si era stabilita subito una grande intesa: si ritirò, di conseguenza, presso la Casa Sollievo della sofferenza (Opera Padre Pio) in San Giovanni Rotondo e con i gruppi di preghiera di Padre Pio sostenne il carisma e l’insegnamento del famoso cappuccino.
Fin da subito, a seguito di questa scelta e di dolorose vicende successive, nel maggio 1960 don Nello fu sospeso a divinis, assieme a don Attilio Negrisolo (deceduto nel 2003). Una commissione speciale del Tribunale della Rota Romana, nell’aprile 1970, assolse i due presbiteri dalle pene ecclesiastiche loro inflitte, chiedendo loro di esercitare il ministero fuori dalla Diocesi di Padova. Per breve tempo don Nello si fermò nella Diocesi di Latina, ospite inizialmente del vescovo padovano mons. Arrigo Pintonello. Nel frattempo erano divenuti stabili i rapporti tra diversi fedeli padovani, le iniziative e le opere materiali che andavano crescendo a San Giovanni Rotondo. L’Italia divenne la “parrocchia” cui don Nello poteva dedicarsi: in effetti, girò l’Italia e non solo, predicando centinaia e centinaia di corsi di esercizi spirituali, partecipando a convegni di spiritualità, coltivando amicizie nel mondo ecclesiale, economico e sociale, come anche tra chiunque avesse bisogno del suo aiuto materiale o spirituale, che non temeva di raggiungere anche facendo lunghi tratti di strada, non dandosi pace di fronte a nessun bisogno umano e a nessuna necessità ecclesiale.
Don Nello raccontava con entusiasmo i frutti del suo impegno itinerante, ricordando, ad esempio, i 150 corsi di esercizi offerti soltanto in Portogallo, le dodici automobili consumate e l’instancabile resistenza alla guida, la Peregrinatio di Nostra Signora di Fatima degli anni 1978-1980, partita da San Giovanni Rotondo e condotta assieme a don Attilio Negrisolo, che, ripetendo i benefici spirituali di quella del 1959, fu «Santuario in movimento» per ventisei mesi e mise in moto, nelle regioni d’Italia e in alcune località della Svizzera, «14 milioni di persone».
Come autore, o in collaborazione con altri, don Nello aveva curato diverse pubblicazioni (con le Edizioni San Paolo, Il Carroccio, Ancilla, Casa Mariana) nelle quali aveva raccontato la figura di san Pio da Pietrelcina tratteggiandone la spiritualità eucaristica, mariana e il riferimento alla croce, non senza tacere qualche tratto di biografia personale. Innamorato della Madonna, aveva scritto anche su Fatima e aveva contribuito con altri a fondare alcune comunità religiose legate a Padre Pio e alla Madonna di Fatima. Ebbe modo di conoscere e scrivere anche di persone significative (come mons. Albino Luciani) e di altre figure che hanno avuto la grazia di carismi particolari.
Don Nello è stato sicuramente un uomo di fede straordinaria, espressa attraverso la preghiera costante e continua, la fiducia nella Provvidenza, la serenità, il servizio convinto alla Chiesa, la disponibilità grande al ministero della confessione. Va anche ricordato che, a fronte di grandi umiliazioni, non amava esprimere giudizi nei confronti delle persone e sempre ricordava l’insegnamento di Padre Pio ad amare e servire la Chiesa con tutte le forze.
L’animazione spirituale di don Nello, appassionata e convinta, durò fino a pochi anni fa, quando l’età lo costrinse serenamente a fermarsi nell’abitazione di Lendinara, acquistata dai genitori negli anni ’70. Nella casa di Lendinara don Nello passava ore e ore in preghiera, celebrando la messa nella cappella personale, incontrando persone, con una salute invidiabile, i tratti sereni, lo sguardo acuto, il sorriso pronto, ampio e benevolo. Stando con don Nello, si intuiva subito che l’esperienza e il ricordo di Padre Pio erano diventati totalizzanti, una sorta di vocazione giunta a completamento di quella al ministero ordinato.
La morte è sopraggiunta il 13 agosto, all’ospedale di Rovigo, dove don Nello era stato ricoverato il giorno prima.
Il giorno del 100° compleanno, lo scorso mese di maggio, aveva ricevuto la visita del vescovo Claudio e del vescovo emerito Antonio.
Le esequie saranno celebrate dal vescovo Claudio presso il santuario del Pilastrello di Lendinara sabato 17 agosto, alle ore 9, secondo la volontà di don Nello, la cui salma riposerà nel cimitero locale.