Il mese di maggio nella nostra tradizione pastorale è un tempo privilegiato per la preghiera mariana: i «fioretti» sono una consuetudine che resiste nonostante tutti i cambiamenti. Quest’anno la preghiera a Maria ha una valenza tutta speciale sia perché si colloca nell’«Anno della preghiera» indetto da Papa Francesco in preparazione al Giubileo del 2025, sia in relazione alla situazione che il mondo sta vivendo. Per questo propongo di dare al mese di maggio una finalità particolare, legata alla terribile realtà della guerra che sta sconvolgendo vaste aree del mondo: mi piacerebbe che anche dalla nostra Chiesa diocesana si alzasse una preghiera corale per la pace affidata alla potente intercessione della Vergine Maria.
Pregare per la pace è un modo concreto per non rassegnarsi alla guerra e per tenere vivo l’impegno per la riconciliazione tra i popoli. Occorre spezzare la spirale perversa per cui violenza genera nuova violenza e l’uomo da solo non è capace di liberarsi dalla schiavitù dell’odio e della prepotenza. Come scriveva San Paolo VI nell’Enciclica Mense Maio nel 1965, la pace «non è soltanto un prodotto nostro umano; è anche e soprattutto un dono di Dio. La pace scende dal Cielo; ed essa regnerà realmente fra gli uomini, quando finalmente avremo meritato che ci sia concessa dall’Onnipotente Iddio, il quale al pari della felicità e delle sorti dei popoli tiene nelle sue mani anche i cuori degli uomini. Noi, perciò, perseguiremo questo insuperabile bene pregando; pregando con costanza e vigilanza, come ha fatto sempre la Chiesa fin dai primi tempi; pregando in particolar modo facendo ricorso alla intercessione e alla protezione di Maria Vergine, che è la Regina della pace».
Sempre Paolo VI, nell’enciclica citata, spiega che non dobbiamo chiedere semplicemente la cessazione delle ostilità ma «la pace vera, quella fondata sulle basi salde e durevoli della giustizia e dell’amore; giustizia resa al più debole non meno che al più forte».
Nel contesto di questa proposta vorrei quest’anno dare una rilevanza diocesana al pellegrinaggio che da alcuni anni faccio con un gruppo di fedeli al Santuario del Pilastrello nella giornata del 1° maggio e che si conclude con la celebrazione delle ore 12. Invito pertanto chi desidera iniziare il mese di maggio con questo gesto di penitenza e di preghiera ad unirsi al gruppo in partenza da Rovigo (Chiesa di San Pio X – ore 6) o a quello di Fiesso (Piazzale della Chiesa – ore 6.30) o ad organizzarsi autonomamente. Confido che ci ritroveremo numerosi ai piedi della Madonna del Pilastrello.
+Pierantonio, Vescovo