Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse. (Is 9,1)
Beatissimo Padre,
il tempo di Avvento che stiamo vivendo è attesa operosa della luce. Il profeta Isaia aveva intravisto la bellezza di questa luce che rischiara la notte buia delle nostre ferite e delle nostre mancanze. E sono tante; molte acuite dalla pandemia. Nelle profondità e nelle pieghe della storia la luce divina infonde forza e speranza; sprigiona calore; apre sentieri nuovi e indica la strada.
Nella Evangelii Gaudium, Santità, Lei ci ricorda che «tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo» (n. 20).
Parola incarnata, Spirito Santo, luce, speranza e gioia sono tutte parole che costellano il Suo Pontificato e tracciano una rotta.
Nel giorno del Suo compleanno, gioiamo per il dono di un padre e pastore, che ci conferma nella fede e ci sprona ad andare avanti.
Mentre le Chiese in Italia sono avviate nel Cammino sinodale, ci sentiamo accompagnati dalla luce di Cristo e dalla guida sicura del successore di Pietro.
Insieme vogliamo portare questa luce, calda e consolante, a ogni fratello, soprattutto a chi vive ai margini, a chi non ha voce, a chi non è ascoltato, a chi ha bisogno anche di un solo sguardo, semplice gesto di attenzione e di cura. Su questo tracciato c’è una bella creatività nei nostri territori, che dà respiro a un tempo soffocato dalle preoccupazioni.
Maria, Stella del mattino, ci tenga per mano, orientando i nostri passi e sostenendo il Suo ministero a servizio della fratellanza e della pace. In questo Le assicuriamo la vicinanza e la preghiera di tutte le nostre comunità.
Auguri di buon compleanno di vero cuore, Padre Santo!
LA PRESIDENZA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA