L’emergenza di questi giorni tocca innanzitutto la salute delle persone, ma accanto alla crisi sanitaria si sta sviluppando una crisi economica, che difficilmente si risolverà con la fine dell’epidemia e che lascerà tracce profonde nella nostra vita sociale.
Con questa lettera desidero manifestare la vicinanza mia personale e della Chiesa di Adria-Rovigo al mondo del lavoro, messo seriamente alla prova da quanto sta succedendo.
Il pensiero va innanzitutto a tutti i lavoratori che in questi giorni, in condizioni difficili e a rischio della loro salute, garantiscono al paese i servizi essenziali e la continuità di molte attività produttive. Auspico che siano messe in atto tutte le precauzioni possibili per proteggerli dal contagio.
Insieme a loro ricordo quanti temono per il loro posto di lavoro: penso al settore del turismo, dei trasporti e della ristorazione, al mondo della cooperazione e del Terzo settore, a tutta la filiera dell’agricoltura e del settore zootecnico, alle ditte che organizzano eventi, al comparto della cultura, alle piccole e medie imprese che devono competere a livello globale e si vedono
costrette a chiusure forzate. Un pensiero va anche alle attività commerciali, già provate da anni di crisi economica.
Esprimo poi solidarietà agli imprenditori e agli artigiani, che vedono vanificato il lavoro di anni e minacciati gli investimenti fatti per qualificare e promuovere le loro aziende, in particolare le nuove forze imprenditoriali: mi riferisco tra gli altri ai tanti giovani da poco laureati che hanno aperto società di servizi e di consulenza.
Ci sentiamo impegnati come comunità cristiana a manifestare una concreta solidarietà e un caldo incoraggiamento a quanti sono impegnati a vari livelli nel mondo del lavoro. Il Vangelo ci insegna che la via maestra è quella della condivisione e della solidarietà: siamo convinti che percorrendo questa via potremo uscire più forti da questa difficile congiuntura.
All’intercessione di San Giuseppe, Santo della Provvidenza e Patrono del mondo del lavoro, affido i lavoratori e gli imprenditori del nostro Polesine.
Rovigo, 19 marzo 2020, Solennità di San Giuseppe
+Pierantonio Pavanello