I Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto si sono incontrati nei giorni scorsi (da lunedì 25 a martedì 26 novembre) presso la Casa della Diocesi di Treviso “Stella Maris” a Bibione. La prima parte dei lavori ha toccato la situazione dei Seminari in questa regione ecclesiastica, a seguito di una specifica riflessione avviata più di tre anni fa nel corso di un’apposita “due giorni” dei Vescovi e poi proseguita ed approfondita ulteriormente dagli educatori dei Seminari del Triveneto.
Le presenze nei Seminari. Per uno sguardo complessivo sulla realtà attuale è stato presentato il prospetto delle presenze totali nei Seminari maggiori diocesani negli ultimi 15 anni: ad oggi (anno 2019/2020) gli alunni sono 175 mentre nel 2004/2005 erano 259, con un calo medio del 32% (più spiccato nell’ultimo decennio) e coinvolge – pur con qualche eccezione – buona parte delle Diocesi dell’area. Più drastico (del 60% circa) risulta il calo medio nei Seminari minori, attualmente presenti in sole 6 Diocesi, e passati da 332 a 132 nello stesso periodo considerato. E’ emerso, in particolare, che a fare difficoltà ai giovani nell’intraprendere e nel portare a compimento il cammino vocazionale verso il sacerdozio, spesso, non è tanto la questione del celibato ma le preoccupazioni sul futuro (sull’esperienza e sulle forme concrete di vita presbiterale che verranno loro indicate e offerte) ed anche i timori per le personali fragilità.
Comunità educativa, collaborazione e pastorale vocazionale. Durante il dialogo, a cui hanno preso parte anche don Tiziano Telch (responsabile della Commissione regionale per i Seminari e rettore del Seminario di Trento) e don Giampaolo Dianin (rettore del Seminario di Padova), ci si è soffermati soprattutto su tre aspetti: il valore perdurante di una comunità educativa, non staccata dalla vita dei giovani e degli adulti di oggi, e di un tempo prolungato di formazione umana, intellettuale, spirituale e pastorale con la necessaria presenza di un’équipe educativa ed una teologia adeguata per nutrire la vita spirituale ed aiutare a “stare” nella complessità dei nuovi scenari culturali e pastorali; l’importanza – come momento di comunione, scambio e aiuto reciproco – di necessarie e concrete collaborazioni, già peraltro sviluppate in questi anni tra alcuni Seminari del Triveneto e nelle diverse fasi della vita del Seminario stesso (specialmente nel periodo propedeutico e del sesto anno); il problema di una pastorale vocazionale che è compito di tutta una Diocesi e deve puntare maggiormente su un impegno attivo e una testimonianza significativa dei sacerdoti in tal senso, nonché su sinergie con gli ambiti della pastorale giovanile e familiare, con il mondo dell’Università, della carità e del volontariato.
Nel corso della riunione sono stati nominati i nuovi Vescovi delegati per le singole Commissioni regionali nel quinquennio 2019/2024 (il prospetto completo dei Vescovi delegati nell’articolo sotto).
“Quale Dio annunciamo oggi?”. I Vescovi, inoltre, hanno definito tema e contenuti della prossima “due giorni” in programma a Cavallino (Venezia) ad inizio gennaio 2020, dal titolo: “Quale Dio annunciamo? Scoprire, vivere e annunciare il Dio di Gesù Cristo oggi” – e che sarà incentrata sul cammino specifico che le 15 Diocesi del Triveneto stanno compiendo in ordine alla nuova evangelizzazione e all’annuncio del Vangelo, soprattutto in considerazione delle trasformazioni in atto, delle esperienze “innovative” e anche dei “tentativi” pastorali finora attuati.
I Vescovi, infine, hanno elaborato una specifica lettera ai cappellani delle carceri del Nordest (dopo l’incontro con i loro rappresentanti avvenuto nel maggio scorso) che esprime apprezzamento e incoraggiamento per il prezioso servizio svolto da quanti sono impegnati nella pastorale delle carceri ed indica loro anche alcune particolari attenzioni e linee d’azione.
COMMISSIONI: I VESCOVI DELEGATI
Dottrina della fede, annuncio e catechesi (mons. Pizziolo); Liturgia (mons. Crepaldi); Commissione presbiterale Triveneto (mons. Tessarollo); Seminari (mons. Mazzocato); Diaconato permanente (mons. Mazzocato); Vita consacrata (mons. Gardin); Consulta Aggregazioni Laicali Triveneto (mons. Pizziol); Famiglia e vita (mons. Pavanello); Pastorale Giovanile e Vocazionale (mons. Cipolla); Evangelizzazione dei popoli e Cooperazione tra le Chiese (mons. Pellegrini); Ecumenismo e Dialogo interreligioso (mons. Muser); Educazione Cattolica, Scuola, Cultura, Università e Insegnamento Religione Cattolica (mons. Marangoni); Problemi Sociali e Lavoro, Giustizia, Pace, Salvaguardia del Creato (mons. Tomasi); Carità e Cappellani delle carceri (mons. Redaelli); Salute (mons. Zenti); Migrazioni (mons. Bressan); Comunicazioni Sociali (mons. Tisi).
I Vescovi, poi, hanno anche altre deleghe specifiche. Mons. Tomasi, vescovo di Treviso, ha la delega per lo Sport, Tempo Libero e i Pellegrinaggi.