E’ questo il tema scelto quest’anno per l’ormai tradizionale Calendario Caritas interetnico e interreligioso.
Dopo due edizioni che hanno dato voce ai tanti volontari, amici e collaboratori che ogni giorno contribuiscono a costruire il modo in cui Caritas sceglie di essere sul territorio, per il 2019 è nuovamente la scuola “Vivere in Italia” a raccontarsi.
“Vivere in Italia” è la scuola di alfabetizzazione di Caritas che da più di dieci anni accoglie donne straniere di tutte le età e provenienze. Le donne che si iscrivono a “Vivere in Italia” non desiderano solamente imparare la lingua italiana, cercano soprattutto uno spazio di incontro e condivisione. La scuola è guidata da un gruppo di ex insegnanti volontarie e le lezioni, gratuite, si svolgono due giorni alla settimana in via Carducci 4. La normale attività didattica è alternata a momenti laboratoriali di tipo narrativo e artistico, a proposte per conoscere il territorio e i servizi. Tutte le attività extra didattiche hanno l’obiettivo di fornire alle donne spazi di espressione per potenziare le loro capacità comunicative e facilitare il loro percorso di integrazione socio-culturale. Le iscrizioni a scuola non chiudono mai perché, secondo lo stile di Caritas, l’accoglienza resta una caratteristica fondamentale di ogni servizio. Durante le lezioni le ragazze lavorano divise in tre classi di livello base, intermedio e avanzato.
Ispirati dal tema dell’edizione 2019 del Festival Biblico che è “Polis”, le insegnanti volontarie della scuola hanno accompagnato le alunne in vero e proprio “laboratorio di cittadinanza inventata” durante il quale hanno potuto raccontare la Rovigo che sognano.
La città ridisegnata dalle studentesse di Vivere in Italia è una Rovigo che abita gli spazi comuni con attività che spingono le persone a incontrarsi, dove profumi e sapori della nostra tradizione si uniscono in allegra armonia a quelli che arrivano da lontano. E’ una città le cui piazze si trasformano in biblioteche e in laboratori di cucina a cielo aperto, dove ognuno può trovare un proprio spazio di espressione, con le parole o con i gesti.
Nulla di irrealizzabile è stato immaginato: quello che in fondo in ogni mese è stato disegnato è una proposta di semplici ma possibili strade per sentirsi tutti parte della città, perché la scelta di entrare in relazione è ciò che trasforma un gruppo di persone che condividono uno spazio in una vera comunità.
Come afferma il direttore di Caritas Don Piero Mandruzzato nell’introduzione del calendario:
“Gli spazi di una città parlano bene di chi la abita, nel bene e nel male. Parlano con quello che si vede, ma anche con quello che non si vede. Le stanze delle nostre case dicono chi siamo come singoli o famiglie; invece le strade, i giardini, le piazze, i quartieri – e la vita che vi si muove – raccontano chi siamo come insieme, forse dicono anche quanto siamo un insieme, che tipo di comunità siamo, se siamo una comunità.”
Il Calendario è distribuito in allegato al settimanale diocesano “La Settimana” ed è inoltre disponibile presso la Caritas diocesana di Adria-Rovigo, via Sichirollo 58, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.